Le prospezioni geofisiche appartengono alla categoria delle prove indirette. Un’ampia gamma di metodologie permette di creare un modello del sottosuolo o di ricercare oggetti e strutture sepolte in modo non invasivo. Una serie di misure condotte in superficie o in fori di sondaggio consente di analizzare la variazione nello spazio di alcune proprietà dei terreni, quali densità, elasticità, suscettibilità magnetica, conducibilità elettrica.
Questa variazione può essere determinata da un cambiamento della natura del terreno o da un diverso assetto strutturale nell’ambito della stessa massa litologica: in ogni caso essa marca una discontinuità che rappresenta un limite geologico (stratigrafico, petrografico o dovuto a determinate situazioni geomorfologiche). La possibilità di riprodurre con rappresentazioni 2D e 3D i dati geofisici raccolti determina gli importanti vantaggi rispetto all’isolato utilizzo di prove dirette puntiformi.
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